domenica 24 febbraio 2008

Dagli anni '90 si può uscire vivi... a cavallo della ZX


Poteva e forse doveva essere una rimpatriata quella del 18 febbraio all'Estragon di Bologna. E in effetti lo é stata; malgrado noi, malgrado i nostri 33 anni, malgrado le nostre mogli e i nostri bambini rimasti a casa ignari della potere dei "Queens of the stone age”, una potenza evocativa tale da catapultarci indietro nel tempo di 10 anni. Partiamo in tre, e scegliamo di affrontare l'avventuroso viaggio a bordo di una poderosa Citroen ZX a metano che ci fa risparmiare ma che ci ricorda anche quante ne abbiamo passate insieme a cavallo dei nostri favolosi anni novanta.
Subito le comiche alla prima sosta in area di servizio, dove una barista dell'est, dopo averci negato del buon vino, un limoncello o qualsiasi altra cosa chiedevamo, ci vuol rifilare un pacchetto di MS al posto delle Marlboro.
Salutiamo la tipa e ci aggredisce una venditrice della 3, i telefonini ci fanno schifo, diciamo e ripartiamo pensando che viste le premesse ci divertiremo di sicuro.
La prima destinazione é Modena per incontrare gli atri due di concerto come noi e per aperitivo in centro con ottimo vino friulano (alla faccia del lambruscon...). La staffa tarda a venire, comunque arriviamo all'Estragon in tempo, locale che per i miei gusti é dei migliori per questo genere di concerti, con la sua struttura quasi industriale, l'immenso bancone bar e quei colori (nero, metallo cromato) che danno un fascino tutto urbano all'atmosfera della serata. Il concerto é tra i migliori a cui ho assistito, senza una nota di troppo, un ora e un quarto di pura potenza rock che sembra arrivare da 10 anni fa, da Seattle, dai nostri vent'anni. Alla fine ci guardiamo negli occhi e appare evidente che é difficile definire con le parole le nostre emozioni, e mentre il resto del pubblico rumoreggia per il mancato rientro sul palco della band, e si avvia rassegnato all'uscita, decidiamo di cedere al nostro vecchio vizietto di chiudere il locale. Mi mancava quella pista semivuota, il merchandising, le luci accese ed il riverbero di quelle splendide sonorità nel cervello. Sul viaggio di rientro sarebbe meglio glissare... ma anche no! In direzione nord hanno assistito ad un inversione in autostrada a 130, mentre verso sud abbiamo avuto le nostre belle gatte da pelare... Ma siamo ancora qui, sopravvissuti e felici.

Ryu.

Misfit Love

3 commenti:

ermanno ha detto...

sigh!!! bastardi vi odio mi fate un invidia ke manco ve ne potete rende conto. Bastardi bastardi e ancora na volta bastardi. Vi odio!!!

Anonimo ha detto...

E' proprio vero che hai sbagliato MISTIERE, doei fe el giornalista o meglio l'inviato (da Mosca chiaramente) comunque de musica non ci capisci un cazzo come de falegnameria: Santino ,dovei amazzallo da picino,te lo dice peppino!!

Anonimo ha detto...

Nonostante il freddo e la pioggia anche quest'anno abbiamo rispettato la tradizione e ci siamo recati in devoto pellegrinaggio al banco della PORCHETTA de quelli di umbertide e i risultati parlano chiaro:6 panini e 6 sfiaccole de rosso in du cristiani di cui 1 a dieta, mah!!! alla faccia dei vostri crostini e del vostro vino in ampi calici che fate roteare sul tavolo del localino,ritrovo dei pottoni locali,amen